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  • Immagine del redattoreDr. Matteo Mazzetti

Chirurgia Guidata o Software Guidata?

Aggiornamento: 5 mag


Chirurgia Guidata

Il flusso digitale in odontoiatria esiste da 25 anni come minimo, da quando furono introdotti i primi software ed i primi sistemi cad cam per la realizzazione delle protesi fisse su impianti o denti naturali, e poco dopo, per la progettazione virtuale dei casi chirurgici e l'ottenimento di “dime di trasferimento” per una "chirurgia software guidata" (con le quali è possibile trasferire in fase clinica, cio' che viene progettato virtualmente). Con questi software e' possibile riprodurre virtualmente, sia i dati radiografici, sia la posizione dei tessuti molli (gengive) rispetto ai tessuti duri (osso); il tutto in una scrivania virtuale dove si possono progettare gli impianti dentali che vogliamo posizionare, sovrapponendo una terza scansione realizzata alle arcate dentali che vogliamo poi andare a riabilitare.

Oggi questi software ti permettono di modellare questi elementi mancanti virtualmente, nel momento in cui eseguiamo le scansioni intraorali al paziente, ma tutto questo poi ti vincola ad eseguire un intervento, in funzione della progettazione virtuale, senza avere la possibilita' di modificare tale progetto in fase chirurgica qualora la situazione clinica lo richieda.


Prima di questi software si e' comunque sempre fatta una "chirurgia guidata" con estrema precisione, nonostante partisse tutto da una pianificazione analogica. Oggi ci raccontano invece che l'odontoiatria si sta digitalizzando (cosa che sta avvenendo oramai da 30 anni come minimo) e sarà' sempre più' necessario correr dietro ad una tecnologia che porterà' solo ad un aggravio di costi ai pazienti per via delle royalties legate ai software, senza i quali non è possibile lavorare (e senza alcun reale vantaggio clinico per il paziente ... anzi molto spesso solo un abbattimento degli standard qualitativi delle prestazioni erogate).


Questa che vedete di seguito, e' la dimostrazione scientifica pratica che tutto cio' e' possibile anche partendo da due semplicissime impronte in alginato, utilizzando comunque un flusso completamente digitale, senza alcun aggravio di costi per il clinico (e quindi per il paziente) ed ottenendo pero' l'ulteriore vantaggio di un sistema aperto, non vincolato, che ti permette in fase chirurgica di correggere in ogni momento cio' che stai facendo, se la situazione lo richiede (cosa non possibile con sistemi software guidati).


Chirurgia guidata

Nella prima immagine possiamo vedere una CBCT 3D realizzata con una mascherina chirurgia radiopaca creata ad hoc dal laboratorio su 2 impronte in alginato prese dal clinico: trasformando una ceratura diagnostica (o ceratura preliminare che sono la medesima cosa), in una dima radiologica, che poi verrà' utilizzata dal clinico anche come dima chirurgica per riportare i reperi radiografici della nostra progettazione, anche in fase chirurgica e con estrema precisione, ma senza alcun vincolo tecnico. Questi reperi riproducibili sono FONDAMENTALI in una progettazione virtuale.


Chirurgia Guidata

La seconda immagine mostra la scansione dei modelli su cui e' stata realizzata la mascherina radiopaca dal laboratorio, ma realizzata partendo da due impronte "analogiche" poi colate in gesso, e successivamente scannerizzate e digitalizzate, per poi essere importate come se fossero scansioni intraorali ed eseguite direttamente sul paziente. Questa tecnica di scansione e' estremamente più' precisa rispetto ad una scansione intraorale, e non solo per via delle differenti meccaniche di scansione dei due sistemi, ma soprattutto perche' scannerizzare un modello in gesso, significa aver dei movimenti meccanici in punti fissi dello spazio ripetibili, che non si potranno mai avere in una scansione manuale su paziente, dove il movimento meccanico, si sostituisce con un movimento manuale dell'operatore, al quale poi si somma un movimento del paziente seduto in poltrona.

Ad ogni modo, una volta sovrapposte le due scansioni, ottieni il medesimo risultato di un flusso interamente "digitale", ma con un reale risparmio di tempo (e di costi) che si traduce in un reale aumento della produttività' (esattamente il contrario di cio' che ci viene normalmente narrato). Gia' da questa seconda immagine si puo' vedere come la scansione del modello in gesso sia del tutto sovrapponibile alle forme radiografiche degli elementi dentali presenti nell'esame della cbct, ma soprattutto (che e' poi la cosa che interessa maggiormente al clinico), sia possibile avere la posizione dei tessuti molli (gengive) rispetto ai tessuti duri (osso).


Chirurgia Guidata

La terza immagine e' stata ottenuta sovrapponendo alle precedenti, anche la scansione del modello con la mascherina radiologica in posizione cosi' com'e' stata realizzata dai tecnici, per ottenere la forma del dente mancante, direttamente sulla scansione virtuale. Questo e' il passaggio che normalmente, se si utilizza una impronta ottica, si puo' disegnare virtualmente quel dente mancante senza passare da una reale modellatura fisica vera e propria (realizzata dal laboratorio), ma con tutti i limiti di tale tecnica (soprattutto in casi dove le edentulie sono molto estese).


Risultato: le tre scansioni sono perfettamente sovrapponibili una sull'altra rispetto alle forme radiopache visibili nell'esame della cbct, e senza alcun margine di errore. Quindi utilizzando sistemi combinati in parte analogici ed in parte digitali, e adattando le funzioni digitali dei software a nostra disposizione, alle nostre esigenze cliniche, e' possibile realizzare una chirurgia guidata con estrema precisione, ma senza alcun vincolo di sistemi che non ti permettono di modificare nulla in fase chirurgica.


Ad oggi queste tecniche combinate, anche se richiedono maggior esperienza dell'operatore (soprattutto in fase chirurgica), sono ancora le tecniche che restituiscono i risultati migliori e con maggior predicibilita'.



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