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  • Immagine del redattoreDr. Matteo Mazzetti

Estetica Dentale: Faccette vs. Corone Dentali

Aggiornamento: 23 set


Estetica Dentale Copertina

Provare a spiegare un'argomento cosi' complesso in poche parole e' letteralmente impossibile, per cui anticipo che ogni concetto da me espresso, verrà' approfondito poi presso il mio studio in sede di visita.


Cio' che pero' mi preme sottolineare in questa pagina, e' chiarire gli aspetti dell'estetica del sorriso, non tanto in funzione di "come ottener un'estetica ideale", che son concetti (almeno in parte) individuali per ogni paziente, ma soffermarmi sulle tipologie di dispositivi protesici che possono esser usati in ambito odontoiatrico per ottenere una estetica ideale.


Fatto questo piccolo preambolo, e' comunque importante sottolineare che l'estetica non la si ottiene solo col "dente bianco", non basta quindi ricoprire con qualcosa l'elemento dentale o gli elementi dentali per ottenere un'estetica ideale, ma la si ottiene con un insieme di armonie nel sorriso e nelle linee del viso che lo compongono, oltre ai colori dei denti, anche le forme, l'interazione tra le arcate, la dimensione verticale e l'armonia che si ottiene in tutto questo. Quindi non si puo' parlare di estetica se non si prendono in esame tutti questi aspetti (dall'allineamento dentale fino al profilo gengivale che circonda l'elemento dentale).


In funzione di tutto cio' oggi sento spesso menzionare dai pazienti le "faccette dentali" come soluzione migliore per ottener "l'estetica": sfatiamo quindi subito un mito, non e' assolutamente vero che le corone dentali sono piu' invasive delle faccette, e non e' assolutamente vero che le corone dentali "uccidono" il dente (come talvolta mi son sentito dire). Anzi spesso le corone dentali salvano il dente, e sono sotto ogni aspetto, superiori a qualsiasi faccetta dentale, sia come proprieta' biomeccaniche, sia come possibilita' di adattamento al caso clinico, sia come estetica possibile. Le corone dentali quindi, sono in tutto e per tutto qualitativamente superiori a qualsiasi faccetta dentale, ma soprattutto, oggi le tecnologie digitali ed i materiali dentali, ci permettono di realizzare preparazioni minimanete invasive e conservative anche con le corone dentali, ottenendo comunque livelli di estetica di eccellenza anche con materiali monolitici come lo zirconio grazie a micro stratificazioni di ceramiche dentali innovative utilizzabili su di essi.

Come ogni cosa pero' bisogna avere un team esperto che comprende dei bravi odontotecnici che sappiano portare l'arte della loro professione a livelli d'eccellenza, ed esser a conoscenza delle novita' che ti permettono determinati materiali (e saperle fare),

In oltre, non si puo' generalizzare sulle faccette comparandole alle vecchie corone in metallo ceramica, le quali erano sicuramente molto piu' invasive delle attuali corone monolitiche (che tipo di preparazione del dente viene analizzata? che tipo di materiali vengono comparati?) troppe sono le possibilita' e le incognite; sicuramente pero' si puo' affermare che tra faccette in composito o faccette realizzate con i nuovi materiali cad cam a base di ceramica (non hanno le medesime proprieta' delle ceramiche stratificate ne tanto meno l'estetica), una corona dentale di ultima generazione non e' nemmeno confrontabile in quanto in tutto e per tutto superiore sotto ogni aspetto.

Troppo spesso mi sento dire "...me le hanno fatte in ceramica..."; a tale affermazione rispondo una volta per tutte: non tutte le ceramiche sono uguali e non sono nemmeno confrontabili le ceramiche cad cam fresate ed i nuovi materiali ceramici che vengono usati oggi, con materiali stratificati e ceramizzati, nelle quali rientrano anche le corone in ossido di zirconio monolitico stratificate: i primi, piu' scadenti, sono sovrapponibili piu' alle vecchie corone in oro-resina che venivano usate anni fa come alternativa economica (e meno estetica), ed in funzione di cio', allora si che si e' ottenuto un miglioramento estetico (e non solo); una corona stratificata invece, che sia monolitica stratificata o classica con la stratificazione della ceramica, e' ancora oggi la scelta d'elezione per l'estetica del sorriso e la longevita' nel tempo del nostro trattamento (e spesso non e' nemmeno la soluzione piu' cara), ma diventa fondamentale aver un team esperto, dove di primaria importanza, sono in nostri tecnici che non saranno mai sostituiti da delle macchine digitali (ed e' qui' che si innesca il decadimento dello stato dell'arte provocato da alcune nuove tecnologie).


Detto cio', come bisogna ragionare? innanzi tutto i colori del dente vanno "visti": questo e' l'aspetto tecnico pratico piu' difficile e che deriva piu' dal mondo della pittura che dal mondo dell'odontoiatria. Se non si impara a vedere il colore allora nessun clinico otterra' mai il risultato estetico, perche' il 90% dei colori dei denti si compongono da differenti colori della medesima scala o addirittura di differenti scale. Bisogna imparare a prendere i colori con differenti scale ed aver soprattutto un bravo tecnico in grado di riprodurteli.

Quando un colore non e' presente nella scala standard delle ceramiche, si utilizzano differenti scale colore, sapendo che ognuna di queste scale e' studiata in un determinato modo e con gradazioni specifiche sempre in funzione della scala colore standard delle ceramiche (vedi foto). Nelle due immagini sottostanti si possono intravedere delle vecchie corone in ceramica con il colore sbagliato: nell'armonia del viso il concetto di estetica, non e' il bianco latte piatto che si fa notare solo sulla copertina di Vogue, ma un'insieme di colori presenti nel cavo orale sui quali eventualmente si puo' giocare per dar profondita' e tridimensionalità' anche e soprattutto nel dente chiaro. Un livello di estetica d'eccellenza la si ottiene quando il paziente e chi interaggisce con lui non riesce a capire che "il dente o i denti sono finti".

A questo punto, una volta preso il colore di base, si analizzano le caratterizzazioni individuali, dove si utilizzano le scale specifiche delle ceramiche utilizzate: caratterizzazioni fondamentali per dar naturalezza e tridimensionalita' alla corona o agli elementi dentali. Che sia un singolo dente o un'intera arcata, la tecnica e' sempre quella, se però si realizza un'arcata intera allora diventa tutto molto piu' facile perche' avrai la possibilita' di realizzare i colori dell'arcata con piu' liberta' (eventualmente schiarendoli); se invece devi realizzare solo una o piu' corone adattandoti ai colori degli elementi vicini, allora diventa tutto piu' difficile perche' non ti potrai "adattare", ma dovrai ripetere cio' che e' gia' li negli elementi circostanti.

Solo a questo punto il clinico potrà' trasferire tutte queste informazioni al proprio odontotecnico: a lui la responsabilità' di realizzare il colore cosi come lo abbiamo visto, e riprodurre le caratterizzazioni che danno naturalezza al dente. Anche nei colori piu' difficili fuori scala come questo, se il team e' esperto e si sanno dare le giuste cromie e tridimensionalita' ai colori, allora nella seduta successiva si potra' aver gia' la corona finita stratificata e pronta da esser montata, la quale verra' provata, eventualmente ritoccata e se necessario si potranno fare aggiustamenti nei colori e nelle caratterizzazioni, nella medesima seduta direttamente su paziente ricuocendo in pochi minuti le ceramiche.

Ho scelto questo caso proprio perche' lo ritengo molto didattico: innanzi tutto le corone sono state realizzate su elementi dentali rimasti vitali, con preparazioni minimamente invasive, materiali monolitici stratificati (zirconio monolitico stratificato), ma soprattutto perche' il colore era molto complesso e c'era la presenza di altri dispositivi protesici realizzati in precedenza da altri colleghi proprio accanto, i quali dopo nemmeno un anno, si sono letteralmente fratturati (cosa molto difficile ed improbabile con le corone monolitiche stratificate, molto piu' probabile invece con i difetti che le nuove tecnologie hanno introdotto nelle produzioni come il laser melting). In ogni caso nessun elemento preparato è' rimasto danneggiato dall'intervento (come spesso mi sento dire dai pazienti male informati).



Rinviando ogni approfondimento nel mio studio in sede di visita, concludo ribadendo un concetto: l'estetica non la si ottiene solo col dente bianco latte piatto (e finto a chilometri di distanza); si possono ottenere anche elementi dentali chiari (come nell'immagine sottostante), giocando su cromie di base scure e variopinte, dando pero' naturalezza al sorriso che non deve mostrare l'effetto del finto. Se poi invece di corone singole sparse si realizza un'intera arcata, allora si che si puo' schiarire, ma sempre mantenendo una certa tridimensionalita' e profondita' nel colore anche se le cromie di base sono scure.

Nel caso dell'immagine sottostante, la presenza di svariati dispositivi di differenti colori e vecchie otturazioni, mi ha portato a riprodurre le medesime cromie su tutta l'arcata inferiore realizzata, ma mantenendo comunque un effetto di chiaro negli smalti dentali, che sono poi quelli che quando il paziente parla e sorride, mostra. In questo modo l'arcobaleno presente e' scomparso semplicemente riproducendo esattamente nella maniera corretta tutti i colori già' presenti, ma al tempo stesso si e' ottenuto anche un effetto di dente chiaro grazie alla zona smaltata che prevale quando si sorride.


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